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Il metodo Validation
  • Venerdì 21 Maggio 2021

Il metodo Validation

 

Intervista alla Dott.ssa Vania Martinelli

Insegnante Validation Certificata

 

D) Da quanti anni conosce il metodo Validation® e quali sono i motivi che l'hanno avvicinata a questo metodo?

R) Sono un operatore Validation da dieci anni, ma già da prima conoscevo il metodo attraverso la lettura di alcuni libri e la partecipazione a vari convegni nei quali veniva presentato.

I motivi per cui mi sono dedicata al metodo sono stati prevalentemente professionali; nella RSA dove lavoravo da più di vent'anni mi venne proposto di collaborare alla progettazione del nuovo Nucleo Alzheimer dove, successivamente, diventai l'Educatrice professionale responsabile dell'inserimento dei Residenti e della gestione degli aspetti socio educativi e relazionali.

Da lì partì il mio bisogno di poter disporre di uno "strumento" che facilitasse l'interrelazione con i Residenti e il metodo che sentii più vicino alle mie attitudini nell'accoglienza dell'altro fu proprio Validation.

 

D) Cosa vuol dire Validation?

R) In italiano significa legittimare, convalidare, cioè dare valore all'altro con cui entriamo in relazione, accogliere le sue emozioni e i suoi bisogni, riconoscere le sue capacità. Questo "dare valore all'altro" comprende aspetti che per Validation sono fondamentali: l'empatia e l'ascolto autentico.

 

D)  L'ascolto autentico non può mancare nell'accoglienza, ma cosa implica?

R) Il "sono qui con te e per te". L'altra persona percepisce questa autenticità attraverso l'attenzione che le viene data, il modo di ascoltarla senza interruzioni né tanto meno correzioni.

L'autentico interesse che le viene dimostrato è la "corrispondenza tra ciò che dico e ciò che sento"[1], questo non riguarda solo il linguaggio verbale ma tutto quello che il nostro viso, il nostro corpo e il nostro sguardo "dicono" in modo silente.

Accogliere e ascoltare in modo autentico, senza pregiudizi e preconcetti, richiede un grosso lavoro di introspezione. Mettere in disparte le proprie emozioni per convalidare le emozioni altrui, richiede empatia e riconoscenza dell'altro.

 

D) Come possiamo essere empatici con le persone disorientate?

R) Domanda davvero interessante e farò di tutto per essere chiara.

Il primo passo è quello di scardinarci dalla nostra razionalità, so che non è per niente facile perché il voler far ragionare prende sovente il sopravvento, eppure sappiamo che l'essere umano non è solo capacità cognitiva, c'è tutta una sfera emotiva che lo completa ed è proprio in questa dimensione che le persone anziane disorientate ci portano.

Il secondo passo è quello di osservare ogni comportamento - anche quello più bizzarro e incoerente - come la manifestazione di un bisogno, questo cambio di visione ci permette di accogliere il motivo che sta sotto ogni comportamento senza giudicare.

 

 

D) Quale potrebbe essere il bisogno celato sotto il comportamento della ricerca della mamma? Le persone anziane disorientate lo fanno spesso.

R) Proviamo per un momento a metterci nei loro panni e facciamoci questa domanda: cosa vogliamo dalla nostra mamma?

Che ci faccia sentire sicuri, protetti, curati, sfamati, coccolati, in poche parole amati. Loro chiedono della mamma, la cercano, perché vogliono riprovare questa emozione.

Dare valore a questa emozione li fa sentire accolti.

 

D) Come si può dare valore ad una emozione così profonda?

R)  Ci sono delle tecniche verbali e non verbali che ci vengono in aiuto, nel caso sopraccitato una domanda tipo: "Le manca tanto la mamma?" potrebbe permetterci di entrare nel loro mondo, per poi approfondire l'emozione con tecniche più specifiche.

 

D) Come si imparano queste tecniche?

R) Senza ombra di dubbio con la pratica, provando e riprovando.

Già nei corsi base Validation ci si esercita nelle tecniche più facili, mentre per far proprie le tecniche più specifiche ci sono i corsi certificati di 1° e 2° livello Validation.

 

D) Qual è la differenza tra i due corsi?

R) Con il primo livello il corsista diventa Operatore Validation e ottiene la certificazione per poter effettuare sedute individuali Validation, con il secondo livello diventa conduttore di gruppo Validation.

Condurre gruppi Validation è sempre una grande soddisfazione, non solo all'interno delle RSA ma anche sul territorio, da qualche anno infatti collaboro con l'Associazione Al Confine di Milano per degli Alzheimer Cafè e posso dire che ogni incontro diventa un esperienza straordinaria per tutto il gruppo.

 

D) Ai corsi possono partecipare anche i familiari o solo gli operatori assistenziali?

R)  I corsi sono aperti a tutti i caregiver formali e informali, ai volontari.

Da quando insegno (da cinque anni mi dedico esclusivamente alla divulgazione e all'insegnamento del metodo) ho conosciuto corsirsti dalle varie competenze, pertanto posso dire che all'interno di un gruppo la multi professionalità è sempre un valore aggiunto.



vania.martinelli@libero.it

www.metodovalidation.it

 

 

 

[1]C.Siviero, R.D'Alfonso  "Ma lei dove dorme? 24 ore accanto all'anziano affetto da demenza" pag.56 Editrice Dapero 2020

 

 

 

 

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